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lunedì 17 gennaio 2011

CALCE, TADELAKT_01

Il tadelakt è un trattamento superficiale marocchino a base di calce idrata. 
Questo è il risultato di un corso pratico tenuto da maàlam, atelier du tadelakt (laboratorio artigiano nel cuore di Catania) in occasione di un cantiere privato:  una cucina in muratura!



Il procedimento:

martedì 11 gennaio 2011

CERAMICA RAKU_04



"Risultato di un corso di ceramica Raku tenuto a Paternò in provincia di Catania nello studio di ceramica artistica di Orazio Ciaramella, dal desiderio di plasmare la materia, e di scoprire questa antichissima tecnica giapponese.






La seconda cottura del pezzo avviene a quasi 1000°, lo shock immediato con la temperatura esterna, chimica e fisica dei metalli e dell'argilla da raku danno vita ad atti creativi irripetibili"

CERAMICA RAKU_03

 "Risultato di un corso di ceramica Raku tenuto a Paternò in provincia di Catania nello studio di ceramica artistica di Orazio Ciaramella, dal desiderio di plasmare la materia, e di scoprire questa antichissima tecnica giapponese.


La seconda cottura del pezzo avviene a quasi 1000°, lo shock immediato con la temperatura esterna, chimica e fisica dei metalli e dell'argilla da raku danno vita ad atti creativi irripetibili"


CENERE NUDA
Esempio di "raku nudo", cioè un pezzo levigato accuratamente in modo che, dopo un processo di fumigazione, lo smalto si stacchi al contatto con l'acqua

le aree nere sono quelle impregnate dal fumo, le bianche quelle su cui era lo smalto.

CERAMICA RAKU_02

VASO UOVO

"Risultato di un corso di ceramica Raku tenuto a Paternò in provincia di Catania nello studio di ceramica artistica di Orazio Ciaramella, dal desiderio di plasmare la materia, e di scoprire questa antichissima tecnica giapponese.


La seconda cottura del pezzo avviene a quasi 1000°, lo shock immediato con la temperatura esterna, chimica e fisica dei metalli e dell'argilla da raku danno vita ad atti creativi irripetibili"


In questo caso è visibile il fenomeno del craquelé, cioè la "screpolatura" tipica della ceramica raku, dovuto al forte shock termico dopo l'estrazione dal forno

venerdì 7 gennaio 2011

FROM PALLET_02

2 Pallet di dimensioni 60x100x10 cm, scarto da segheria per il trasporto del legno
9 Tavole 100x12x3 cm, scarto da segheria per una copertura

...Tavolo Desk Top!



martedì 4 gennaio 2011

CERAMICA RAKU_01

FRAMMENTI

Risultato di un corso di ceramica Raku tenuto a Paternò in provincia di Catania nello studio di ceramica artistica di Orazio Ciaramella, dal desiderio di plasmare la materia, e di scoprire questa antichissima tecnica giapponese.


La seconda cottura del pezzo avviene a quasi 1000°, lo shock immediato con la temperatura esterna, chimica e fisica dei metalli e dell'argilla da raku danno vita ad atti creativi irripetibili


Se avete l'occasione di seguire un corso ma anche solo di assistere alla seconda cottura non esitate!

FROM PALLET_01

Dentro uno scatolo per imballaggio di un frigorifero abbiamo trovato una cornice che serviva come supporto dell'elettrodomestico durante il trasporto.


Abbiamo pensato di riutilizzarlo così, dando vita ad uno specchio "mobile"

REGALA UNA SPORTA o...fanne una!

Dal 1 Gennaio 2011, le buste di plastica sono diventate fuorilegge (fino ad esaurimento scorte).
Momento tanto atteso dall'ambiente.
In occasione del Natale abbiamo pensato di fabbricare le cosiddette sporte della nonna.

Ecco il risultato!

Chi ne volesse una, o più mi contatti! (costo 7 € + spese di spedizione 4,50 €)

Tela & Juta

lunedì 3 gennaio 2011

Una nuova rivoluzione industriale

L'idea di una nuova rivoluzione industriale nasce dall'analisi attenta dei meccanismi in atto propri dell'attività produttiva del genere umano da parte di McDonough e Braungart.
Il nostro è un modello di produzione lineare, dalla “culla alla tomba”: i prodotti industriali vengono pensati e immessi nel mercato per essere usati e finire in discarica.
A differenza dei cicli naturali, il modello tecnologico non è circolare, ma lineare.
Cosa succederebbe se la produzione industriale cominciasse a pensare a dei componenti che una volta usati rientrino nei cicli naturali sotto forma di nutrienti? Se si applicasse un modello ciclico “dalla culla alla culla”? Questo è quello che propongono i due esperti: “conciliare tutela dell'ambiente, equità sociale e sviluppo” con l'obiettivo prioritario di prendersi cura dei “cuccioli di tutte le specie”.

La paglia non brucia sulla lava che scotta

Sulla terra nera dell'Etna a 800 metri sul mare, si costruisce una casa in balle di paglia. La scelta è di un'allegra famiglia con 5 figli.
I genitori, incoraggiati dalle esperienze di alcuni amici del nord Italia, si sono spinti in questa avventura senza saperne molto, si sono lasciati trasportare dalla semplicità di un parallelepipedo giallo oro, ispido e un po' pungente.
Per motivi statici e legislativi non è stato possibile realizzare la struttura portante interamente in paglia, come è possibile fare ad esempio in Inghilterra: le fondazioni sono calcestruzzo armato e la struttura portante in legno come prescritto dalla normativa per le costruzioni in zone sismiche (zona II in base alla nuova classificazione sismica della regione siciliana). La paglia, pressata e costretta in un prisma di 35x45x100 cm circa, è stata raccolta nella vicina Catania in una piana arida e secca, stoccata in cantiere, subito dopo la mietitura estiva, in un luogo ventilato e protetto dalla pioggia. Ad Ottobre sono iniziati i lavori.